I Flatiron del Monte Petrano
Il panorama che si gode dal Monte Petrano abbraccia un ampio territorio offrendo visuali spettacolari come i cosiddetti "flatirons", forme prismatiche subtriangolari, derivanti da azioni erosive, che ricordano la punta di un ferro da stiro, da cui deriva il loro nome.
La geologia
I Flatiron del Monte Petrano
erosione selettiva, forme geometriche, giochi infantili
Il Monte Petrano è un rilievo di 1162 m che spicca nel paesaggio per la caratteristica sommità appiattita visibile anche da lunghe distanze. È separato a sud dal Monte Catria e a nord dal Monte Nerone rispettivamente dalle gole di Burano e Bosso che tagliano trasversalmente la dorsale montuosa (fig. 1). Il panorama che si gode dal Monte Petrano abbraccia un ampio territorio offrendo spettacolari visuali sia sulle vette maggiori che lo affiancano, che su tutta la Provincia di Pesaro e Urbino, fino al Monte Carpegna (Fig. 2), alla Repubblica di San Marino e al Mare Adriatico.

Fig. 1 - Dorsale appenninica ripresa dal Monte Nerone. Il Monte Petrano separato dai Torrenti Bosso e Burano. Sullo sfondo il Monte Catria.

Fig. 2 – Panoramica dal Monte Petrano sul Monte Nerone. In lontananza le alture del Monte Carpegna e dei Sassi Simone e Simoncello.
Il rilievo costituisce un bell’esempio di dorsale anticlinalica glossario, infatti la morfologia ricalca perfettamente la struttura geologica interna, con la tipica superficie litostrutturale debolmente inclinata e incurvata in corrispondenza della cerniera dell’anticlinale (Fig. 3). Nessuna dislocazione tettonica sembra disturbare la semplice regolarità della piega, a tal punto che il rilievo costituisce un modello naturale sorprendente, esempio “da manuale” di una anticlinale riesumata (Bartolini & Peccerillo, 2002). L'ampia superficie superiore liscia e quasi piatta è costituita da rocce prevalentemente carbonatiche alle quali si intercalano terreni più degradabili, marnosi o argillosi. Questi ultimi, rappresentati dalle Marne a Fucoidi cretaciche che si interpongono tra la Scaglia Bianca e la Maiolica glossario, costituiscono elementi importanti per il modellamento del paesaggio: proprio l'azione selettiva dell'erosione sulle Marne a Fucoidi permette infatti il modellamento dei cosiddetti "flatirons", forme prismatiche subtriangolari che ricordano la punta di un ferro da stiro, da cui deriva il loro nome.

Fig. 3 – Il Monte Petrano e schema interpretativo. A Scaglia Bianca, B Marne a Fucoidi, C Maiolica
I corsi d’acqua che scendono dalla piatta cima del Monte Petrano, seguono percorsi condizionati dal grado di erodibilità e fratturazione delle rocce, producendo tali caratteristiche morfologie. I flatirons si osservano, magnificamente esposti, sui fianchi del Monte Petrano anche se rappresentano forme comuni ad altre dorsali anticlinaliche del nostro Appennino; il più significativo è quello che prende il nome di “La Roccaccia” (Fig. 4).

Fig. 4 – Il flatiron della Roccaccia
A quest’ultimo si ricollega geneticamente il piccolo rilievo de “La Rocchetta” (1163 m), che si erge al di sopra della superficie strutturale di Monte Petrano (Fig. 5). Questa morfostruttura rappresenta un lembo rimasto isolato per opera dell’erosione selettiva la quale, impostandosi tra i termini calcarei della Maiolica e le sovrastanti Marne a Fucoidi, ha denudato la sommità della struttura dell’anticlinale.

Fig. 5 – La Rocchetta