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La faglia del Monte Vettore

La faglia del Monte Vettore

Il bacino di Castelluccio di Norcia, tra Marche ed Umbria, è un’ampia depressione di rara suggestione.  E’ formato da tre piani chiusi, fra cui Il Pian Grande è quello più ampio e spettacolare.

Il percorso

Il Monte Vettore e il Lago di Pilato rappresentano una delle mete marchigiane più amate dagli escursionisti. Il sentiero che vi proponiamo, con partenza da Forca di Presta fino ad incrociare la Faglia del Vettore, può essere, per gli allenati ed esperti, solo la prima parte del più lungo e difficoltoso itinerario che conduce alla cima del Vettore o al Lago di Pilato.

Parcheggiate (P) nello spiazzo di Forca di Presta (quota 1550 m slm) e raggiungete il sentiero ghiaioso che sale in direzione del Monte Vettore. Il percorso è sempre ben segnalato, la difficoltà è media, per via della ripidità del versante e della ghiaia grossolana su cui non è facile camminare. Importante affrontare il cammino con attrezzatura adeguata: scarponcini da trekking, giubbotto antivento, acqua, cappello per il sole e in estate non dimenticatevi la crema solare. Evitare i periodi invernali in cui potete trovare neve e ghiaccio. Giunti allo Stop 1 godetevi la magnifica vista sulla Piana di Castelluccio, poi proseguite in direzione della cima del Vettoretto (2032 m slm). Dopo circa un’ora di salita la Faglia del Monte Vettore appare maestosa, in maniera chiara, sulla vostra sinistra. E’ ben visibile il piano di faglia, esposto per circa 2,5 metri (Fig. 6). Il sentiero su cui camminate, poco più in alto, viene improvvisamente attraversato da una serie di fratture, conseguenti all’evento sismico del 2016, alcune delle quali aprono il terreno per 30-40 centimetri. L’impatto è molto forte, uno scenario capace di trasmettere in un attimo l’entità di quel drammatico evento. Qui termina il percorso proposto (1 ora e 1/4 di salita, 1 ora di discesa), ma, se lo desiderate, procedendo potete raggiungere la Vetta del Vettore (quota 2476 m – tempo di percorrenza a/r circa 5 ore), oppure raggiungere il Rifugio Tito Zilioli (quota 2250 m) e da lì scendere verso il Lago di Pilato (1941 m – tempo di percorrenza a/r circa 6 ore e 1/2), un luogo straordinario, dotato di enorme fascino, ma il percorso è decisamente lungo e impegnativo.

Fig. 6 – Rigetto visibile sul piano di faglia

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